Recensioni false su Google? Un errore che oggi si paga caro

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Pubblicare recensioni false nel 2025 è come cercare di vendere l’elisir di lunga vita in farmacia: prima o poi ti scoprono, e le conseguenze non sono piacevoli. La tentazione di gonfiare la reputazione online con qualche 5 stelle inventato o un paio di commenti entusiasti scritti da amici compiacenti può sembrare una furbata innocua. Ma tra utenti sempre più smaliziati e Google che ha potenziato il suo occhio digitale con l’AI, l’effetto boomerang è garantito.

Perché comprare o scrivere recensioni false è un errore strategico

Il primo motivo è semplice: le persone non sono ingenue. Sanno riconoscere le frasi fotocopia, i profili senza foto, i nomi improbabili che sembrano usciti da una lista randomica di clienti felici.

Un potenziale cliente che si imbatte in una recensione palesemente finta non solo perde fiducia, ma si fa anche un’idea molto precisa: se menti sulle recensioni, forse menti anche sul prodotto o sul servizio.

In un contesto dove la reputazione si costruisce su autenticità, esperienze reali e dialogo sincero, ogni scorciatoia puzza di bruciato. E danneggia.

Google dice basta ed entra in gioco Gemini

In scena entra Gemini, l’intelligenza artificiale di Google che non lascia scampo. Gemini è stata addestrata per intercettare recensioni false, modifiche sospette ai profili e altri trucchetti da illusionisti digitali. Cambiare la categoria della tua attività da “Caffetteria” a “Idraulico” in un click? Segnalato. Ricevere cinque recensioni entusiastiche nello stesso pomeriggio da utenti appena registrati? Segnalato. Comportamenti anomali sul profilo Google? Ancora segnalato.

Google ha già bloccato oltre 70 milioni di modifiche sospette e ha rimosso più di 240 milioni di recensioni non conformi nel solo 2024. L’aria è cambiata, e di molto.

Le nuove segnalazioni: che fine ha fatto quella recensione a 5 stelle?

Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in India sono già attivi avvisi ufficiali quando vengono rimosse recensioni sospette. Non succede più tutto in silenzio: Google lo comunica. A chiare lettere.

E mentre l’utente si chiede perché la recensione entusiasta è sparita, il tuo brand subisce un danno alla credibilità. Hai perso la finta recensione e hai guadagnato un sospetto difficile da scrollarsi di dosso.

Local SEO: perché oggi vince chi punta sull’onestà

Chi lavora nel mondo della Local SEO dovrebbe inciderlo sul monitor: l’algoritmo ama la trasparenza. Le attività che costruiscono una reputazione basata su recensioni autentiche, profili aggiornati e relazioni vere con i clienti vengono premiate. Con più visibilità, più fiducia, più conversioni.

Le scorciatoie, invece, portano penalizzazioni e cancellazioni. Senza preavviso. Oggi il posizionamento locale è un gioco di credibilità, e la credibilità non si compra: si conquista.

Come tutelare la reputazione della tua attività su Google

Costruire una buona reputazione online richiede tempo, impegno e coerenza. Non si tratta solo di raccogliere stelline, ma di coltivare fiducia giorno dopo giorno. E Google, oggi più che mai, sa distinguere chi lavora bene da chi bara. Ecco le buone pratiche da seguire:

  • Verifica e mantieni aggiornato il tuo profilo attività.
  • Invita i tuoi veri clienti a lasciare recensioni sincere, senza pressioni.
  • Monitora eventuali cambiamenti anomali o attività sospette.
  • Segnala comportamenti scorretti da parte dei concorrenti.
  • Rispondi alle recensioni in modo puntuale e cordiale, sia a quelle positive che a quelle critiche: dimostri attenzione e invogli altri utenti a fare lo stesso.
  • E soprattutto: non acquistare recensioni. Non chiederle a parenti, amici o sconosciuti. Non scrivertele da solo. È un autogol con espulsione diretta.

Chi pensa di ingannare Google con qualche trucchetto da illusionista non ha capito che siamo entrati in una nuova era. Un tempo in cui la fiducia è la vera valuta, e la trasparenza è una strategia vincente. Meglio una recensione in meno, ma autentica. Meglio un feedback onesto, che mille stelline senza sostanza. Purtroppo, come nella vita, se vuoi emergere su Google devi partire dalla qualità reale del servizio. Il resto lo faranno i tuoi clienti. E solo lì gli esperti potranno darti una mano con l’algoritmo.

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