L’uso delle immagini generate dall’intelligenza artificiale sta raggiungendo livelli critici. Se da un lato rappresentano uno strumento utile per chi vuole ridurre i costi di produzione visiva, dall’altro rischiano di appiattire la qualità dei progetti digitali. Sempre più siti web si riempiono di immagini AI generiche, poco originali e spesso riconoscibili, rendendo le esperienze visive ripetitive e impersonali.
L’abuso di immagini generate automaticamente può quindi danneggiare la percezione del brand e minare la credibilità del contenuto. Ma qual è il ruolo di Google? Secondo alcune analisi di esperti SEO, potrebbe aver deciso di ridurre la visibilità di queste immagini nei risultati di ricerca di Google Immagini.
Google sta declassando le immagini AI
L’uso di immagini AI nei contenuti digitali è una strategia sempre più comune, ma l’ultima ondata di segnalazioni suggerisce che Google potrebbe non apprezzare particolarmente questa tendenza. L’algoritmo di Google si è sempre basato su fattori come rilevanza, qualità e autenticità dei contenuti. Se sta declassando le immagini AI, significa che le considera meno affidabili o meno utili rispetto a quelle originali.
Il problema, però, è capire se questa è una strategia mirata o solo un test temporaneo. Alcuni siti non hanno riscontrato cali significativi, mentre altri hanno visto una drastica riduzione del traffico dalle immagini. La realtà è che, quando Google decide di cambiare qualcosa, raramente lo annuncia con chiarezza.
Il caso del calo improvviso delle immagini AI nei risultati di Google
Il primo a sollevare il caso è stato Zack Notes, un esperto SEO, che ha notato un crollo improvviso del traffico proveniente da Google Image Search per il suo sito. Il suo progetto, “Animal Matchup”, utilizza immagini AI, e proprio queste immagini hanno subito un drastico calo di visibilità dalla fine di gennaio 2025.

Zack ha analizzato i dati e ha constatato che:
- Non ha apportato alcuna modifica tecnica al sito.
- Il traffico web generale è rimasto stabile.
- Solo il traffico da Google Images è crollato.
Dopo aver segnalato il problema su LinkedIn, ha ricevuto conferme da altri proprietari di siti con immagini AI, che hanno notato cali simili nello stesso periodo. A questo punto, si fa sempre più concreta l’ipotesi che Google stia modificando il proprio algoritmo per penalizzare, o quantomeno ridurre, la presenza delle immagini AI nei risultati di ricerca. E, onesta, come dargli torto?
Google è davvero contro le immagini AI?
L’idea che Google possa penalizzare le immagini AI non è del tutto nuova. Kane Jamison, un altro esperto SEO, ha dichiarato che già dall’autunno 2024 Google ha rilasciato aggiornamenti per Google Images che sembrano ridurre la visibilità delle immagini generate da AI.
Ma perché Google dovrebbe penalizzare le immagini AI? Ecco alcune ipotesi:
- Mancanza di autenticità: Google potrebbe voler favorire immagini uniche e originali rispetto a quelle generate artificialmente.
- Qualità percepita inferiore: alcune immagini AI possono avere difetti visivi o sembrare meno “umane”.
- Evitare contenuti fuorvianti: le immagini AI possono essere usate per creare contenuti ingannevoli o deepfake, e Google potrebbe voler limitare questo rischio.
Ma non tutti segnalano cali di visibilità, il che significa che Google potrebbe essere ancora in fase di test, oppure sta applicando questa modifica solo a determinate categorie di contenuti. Ma parlandoci chiaro, io spero vivamente di non avere da ora a qualche mese un web solo intriso di immagini AI, spesso fatte male e fuori contesto.
Cosa dovresti fare per il tuo sito, oltre che affidarti a un esperto?
Se il tuo sito utilizza immagini AI, e vuoi evitare brutte sorprese nei risultati di Google Immagini, e per salvare la tua reputazione, ecco alcune azioni concrete da mettere in pratica:
- Monitora il traffico delle tue immagini con Google Search Console e individua eventuali cali improvvisi.
- Alterna immagini AI e immagini reali per capire se Google sta effettivamente penalizzando i contenuti generati da intelligenza artificiale.
- Ottimizza le immagini con metadati e descrizioni: Google riconosce meglio le immagini che hanno alt text e dati EXIF dettagliati.
- Segui gli aggiornamenti di Google Immagini e resta al passo con le ultime novità dell’algoritmo.
- Usa il buon senso, questo non guasta mai. Non abusare di immagini AI, non è necessario e anzi spesso vanno a svalutare un progetto.
In definitiva, Google non ha ancora dichiarato ufficialmente guerra alle immagini AI, ma è evidente che qualcosa sta cambiando. Se utilizzi queste immagini nel tuo sito, meglio non affidarsi solo alla speranza, ma adottare una strategia di contenuti diversificata.